Residui attivi: le pronunce 2021 della Corte dei Conti
Corte dei Conti|Deliberazione|| n. 24
Le operazioni di verifica, sia per i residui attivi sia per i residui passivi, non possono tradursi in un mero controllo di carattere formale, ma devono concretizzarsi nella verifica circa l’effettiva riscuotibilità del credito e l’effettiva sussistenza e pagamento del debito, nel rispetto delle previsioni di cui al punto 9 dell’Allegato 4/2 al D.lgs. n. 118/2011. Le posizioni debitorie e creditorie in esame, ove non gestite, possono determinare potenziali contenziosi che l’Ente dovrà valutare, anche ai fini di accantonamenti di carattere prudenziale, secondo quanto previsto dai principi contabili.
Corte dei Conti|LAZIO|Parere|| n. 24
Le operazioni di verifica, sia per i residui attivi sia per i residui passivi, non possono tradursi in un mero controllo di carattere formale, ma devono concretizzarsi nella verifica circa l’effettiva riscuotibilità del credito e l’effettiva sussistenza e pagamento del debito, nel rispetto delle previsioni di cui al punto 9 dell’Allegato 4/2, Dlgs 118/2011. Le posizioni debitorie e creditorie in esame, ove non gestite, possono determinare potenziali contenziosi che l’Ente dovrà valutare, anche ai fini di accantonamenti di carattere prudenziale, secondo quanto previsto dai principi contabili.
Corte dei Conti|LIGURIA|Parere|| n. 24
La Sezione ha invitato l’Ente a vagliare scrupolosamente gli esercizi di imputazione di accertamenti e impegni (ancorando questi ultimi, in caso di realizzazione di opere pubbliche al cronoprogramma dei lavori), con conseguente generazione, in caso di impegni esigibili in esercizi successivi rispetto ai corrispondenti accertamenti di entrata, di fondo pluriennale vincolato (esigibilità delle sottostanti obbligazioni e della relativa imputazione a bilancio di accertamenti e impegni da valutare, altresì, annualmente, in sede di riaccertamento ordinario dei residui).
Corte dei Conti| EMILIA ROMAGNA – Bologna|Deliberazione|| n. 19
La Sezione ha evidenziato criticità legate all’elevata mole di residui attivi, rilevati in forte aumento, nonché ulteriori carenze in particolare sotto il fronte della lotta all’evasione tributaria e della complessiva organizzazione amministrativa dell’ente esaminato. La Sezione ha, dunque, esortato il Comune al perseguimento dell’equilibrio della gestione corrente, attraverso un’efficiente gestione ordinaria, nonché alla rigorosa ed attenta verifica delle voci classificate nei residui, al fine di mantenere in bilancio solo quelle per le quali la riscossione possa essere prevista con un ragionevole grado di certezza e la cui mancata riscossione pregiudicherebbe l’effettivo recupero del disavanzo.
Corte dei Conti| LOMBARDIA – Milano|Deliberazione|| n. 12
La Sezione, a fronte delle criticità accertate ha invitato il Comune ad adottare, nel bilancio di previsione e nel bilancio consuntivo, i provvedimenti idonei a rimuovere dette criticità; in particolare, ha evidenziato la necessità: di provvedere alla corretta costituzione del FCDE, in conformità del Principio contabile di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011; di attuare un accurato e puntuale monitoraggio dell’attività connessa al contrasto dell’evasione tributaria; di improntare i rapporti con gli organismi partecipati a canoni di efficienza, trasparenza ed economicità, nel rispetto delle previsioni normative recate dal D.lgs. n. 175/2016.
Il nostro Studio è a disposizione dei comuni interessati a ricevere ulteriori informazioni in materia di RESIDUI ATTIVI e RECUPERO CREDITI. Avete la possibilità di inviare richieste di chiarimenti e supporto cliccando il seguente link CONTATTACI
oppure clicca qui sotto e